Cos'è
Come previsto dal Regolamento per favorire l’inclusione degli studenti con Bisogni Educativi Speciali (art. 74 della legge provinciale 7 agosto 2006, n.5), con il termine Bisogni Educativi Speciali (B.E.S.) si individuano i bisogni delle alunne e degli alunni con disabilità ai sensi della Legge 104/92, con disturbo specifico dell’apprendimento (DSA) e che sono in situazione di disagio (svantaggio sociale, difficoltà psicologiche e/o relazionali, difficoltà di apprendimento).
Ai bisogni delle studentesse e degli studenti con disabilità certificata ai sensi della Legge 104/92, la scuola risponde applicando ciò che prevede la relativa normativa. Stende un Piano Educativo Individualizzato (P.E.I.); collabora con il gruppo di lavoro che segue l’alunno, quindi con i tecnici dell’Azienda Provinciale dei Servizi Sanitari (neuropsichiatra, psicologo, logopedista, fisioterapista) o di altro Servizio (assistente sociale, operatore di centro educativo, ecc.) e naturalmente con la famiglia stessa; cura la relazione con la famiglia, tendendo ad una condivisione delle scelte educative e fornendo una chiara informazione.
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In modo analogo la scuola risponde ai bisogni educativi speciali degli alunni con DSA o in situazione di disagio. Partendo dalla relazione clinica degli specialisti, quando necessario, viene stilato un Progetto Educativo Personalizzato (P.E.P.) che contiene obiettivi didattici o educativi, tipo di intervento, di verifica, utilizzo di strumenti compensativi e dispensativi; per attuare il quale, se necessario, si destinano anche risorse umane e finanziarie.
Particolare attenzione viene posta alla prevenzione dei disturbi specifici dell’apprendimento, in attuazione della Legge Provinciale 14/2011 e delle seguenti Indicazioni operative provinciali DSA (Deliberazione n. 2172 del 15 ottobre 2012). Vengono somministrate nelle classi prime e seconde della scuola primaria prove finalizzate alla rilevazione precoce delle difficoltà di letto-scrittura e matematica, alle quali si fa fronte con attività di recupero mirato. L’Istituto è accompagnato nella realizzazione di questa attività da un consulente esterno.
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La scuola offre inoltre il Servizio di uno sportello psicologico finalizzato alla prevenzione e alla rilevazione dei disturbi emotivi.
La scuola promuove una stretta collaborazione con enti esterni: centri educativi, assistenti sociali, specialisti (pubblici e privati) e prevede una totale condivisione con le famiglie del progetto educativo del figlio.
A cosa serve
I bisogni educativi speciali fanno riferimento all'attenzione speciale richiesta dagli alunni che per varie ragioni possono presentare condizioni di disabilità fisica, psichica e/o sensoriale, disturbi specifici di apprendimento, disturbi evolutivi, difficoltà o svantaggi legati a condizioni ambientali, culturali, linguistiche o socioeconomiche, anche temporanee. La scuola si organizza in modo da offrire una pluralità di risposte attente ai bisogni di ciascuno attraverso percorsi individualizzati e/o personalizzati.
L’Istituto Comprensivo ARCO si adopera per offrire molteplici opportunità e proposte progettate in maniera flessibile a favore di una costruzione attiva del percorso personale di ogni alunno, ponendo particolare attenzione allo sviluppo delle competenze relazionali, al benessere e allo sviluppo delle autonomie.
Come si accede al servizio
Dal confronto scuola-famiglia può emergere l'opportunità di intraprendere uno dei seguenti percorsi:
- se si riscontrano difficoltà dal punto di vista dell'apprendimento, (sospetto disturbo specifico), dalla classe seconda, i responsabili sono invitati a prendere contatti direttamente al POLO di Rovereto Sud tel. 3358235487;
- se si riscontrano altre problematiche: neuro-sviluppo, autonomia, comportamento, attenzione, i responsabili sono invitati a prendere contatti con la Neuropsichiatria Infantile territoriale CUP 0464/404957 o l'Unità operativa psicologia - Riva del Garda 0464 582602.
Per l'avvio ai servizi specialistici è prevista la condivisione di una scheda di presentazione dello studente / della studentessa.
Per ogni studente è individuato un docente “tutor” che ha fra la sue funzioni anche quella di favorire i rapporti e la collaborazione scuola-famiglia.
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Cosa serve
Per avviare l’iter la famiglia può prendere contatti direttamente con il/la coordinatore/coordinatrice di classe o fare riferimento alle FS Inclusione, per la scuola primaria Daniela Rosà e per la scuola secondaria Antonella Tamburro.
Per eventuali dubbi o chiarimenti è possibile scrivere anche alla dirigente scolastica, contattandola all’indirizzo e-mail: dir.ic.arco@scuole.provincia.tn.it